La decolorazione consiste nello "schiarire" il colore dei capelli.
L'acqua ossigenata come decolorante è stata utilizzata per la prima
volta nel 1986 e il primo prodotto industriale entrato in commercio è
stata la tintura bionda inglese, costituita da una soluzione di acqua
ossigenata al 3% (10 volumi ).
Il meccanismo d'azione della decolorazione è il seguente:
1. Liberazione di ossigeno dall'estero H2O2 o dall'altro ossidante per l'azione idrolitica dell'ammoniaca (NH3).
2. Ossidazione distruttiva della melanina la cui struttura viene spezzata in più parti.
3. Formazione di gruppi carbossilici (-COOH), prodotti solubili asportabili con il lavaggio.
L'acqua ossigenata viene generalmente utilizzata al 6% (20 vol) ma anche al 9% (30 vol) o al 12% (100 vol).
Oltre all'acqua ossigenata possono essere utilizzate altre sostanze
ossidanti, come perisolfato di ammonio o perossido di urea, sebbene si
tenda spesso a miscelarlì in ogni caso con aqua ossigenata. I
decoloranti si trovano sul mercato in forma di creme, paste, soluzioni
ed emulsioni fluide. La decolorazione risulta essere un procedimento
delicato e dannoso per il capello, che diventa più fragile, meno
resistente, porosó e stopposo.
Il danno si manifesta anche sul fibra
cheratinica del capello, a causa dell'azione dell 'acqua ossigenata e
dell'ammoniaca: in tal modo si modificano le proprietà strutturali ed
elastiche del capello, intaccandone la resistenza. Il capello aumenta
però la sua capacità di assorbire sostanze cationiche: infatti, il
balsamo applicato dopo la decolorazione viene quasi totalmente
trattenuto, riducendo in qualche modo i danni provocati dai decoloranti.
Antonella D'Amico
METODO GILMONT
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lunedì 30 novembre 2015
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